Dramma in nove scene con appendice storica e approfondimento su “Berardina e le altre”

Un complesso periodo storico...
... la intrigante e sempre attuale epopea di Masaniello, carismatica e controversa figura di uomo del popolo che con sincerità e buona fede si ribellò ai soprusi e si pose a capo della gente di Napoli stimolandone il senso di orgoglio e dignità... ma fu tradito e ammazzato, per poi essere rivalutato, elevato a mito, trasformato in emblema di lotta per la libertà fino in lontani paesi d'Europa...
...il tragico destino di Berardina e la condizione femminile nella miseria durante il periodo vicereale.

Questo volume sulla scultura napoletana del '900 si propone di raggiungere due obiettivi:
  1) Fornire un profilo storico compatto della scultura napoletana e campana del '900
  2) salvare molti cosiddetti «minori» dal rischio concreto di scomparire dalla storia.
Vorrebbe essere un libro, insomma, questo, che si colloca nel solco delle ricerche storiografiche di Rosario Pinto che quì ribadiscono di privilegiare la «logica di contesto» rispetto alla «logica dei capolavori» con una marcata attenzione allo straordinario mondo dei cosiddetti «minori» (che tali non sono affatto), presentando documenti inesplorati e proponendo un corredo illustrativo prevalentementi costituito da rare foto d'epoca o da riproduzioni di inediti.

Questo volume sulla pittura napoletana del '900 si propone di raggiungere due obiettivi:
  1) Fornire un profilo storico compatto della pittura napoletana e campana del '900
  2) salvare molti cosiddetti «minori» dal rischio concreto di scomparire dalla storia.
Vorrebbe essere un libro, insomma, questo, che si colloca nel solco delle ricerche storiografiche di Rosario Pinto che quì ribadiscono di privilegiare la «logica di contesto» rispetto alla «logica dei capolavori» con una marcata attenzione allo straordinario mondo dei cosiddetti «minori» (che tali non sono affatto), presentando documenti inesplorati e proponendo un corredo illustrativo prevalentementi costituito da rare foto d'epoca o da riproduzioni di inediti.

 “Le opere d'arte della Pinacoteca sono frutto per la massima parte di donazione di artisti, ad esclusione di pochi dipinti e del gruppo di busti marmorei dei primi del secolo XX (1907) opera di Leonardo De Candia [...] La caratteristica di fondo della collezione è, quindi, come già detto, quella di offrire un panorama della produzione artistica regionale del secondo Novecento rendendo possibile una rappresentazione abbastanza articolata di tutte le più significative opzioni stilistiche. [...] sarà impegno del prosieguo dell'attività di questa Direzione continuare a promuovere il flusso di donazioni auspicando che non solo gli artisti stessi, ma, ove possibile, anche collezionisti ed amatori d'arte si convincano a contribuire all'arricchimento di questa Pinacoteca che può svolgere un ruolo importantissimo nell'azione di documentazione della produzione artistica in Campania nella seconda metà del Novecento...”

 “...La documentazione, attesa la impossibilità di favorire un accesso ampio di eventuali visitatori all’Istituto, è stata affidata ad una pubblicazione di settore il cui progetto editoriale è stato curato dalla “Graus editore. Il catalogo oltre ad immagini delle opere realizzate con cenni biografici degli artisti ospita gli interventi delle autorità che hanno voluto sostenere l’iniziativa.
  L’esposizione inaugurata, il 4 ottobre 2003 in occasione del semestre di Presidenza Italiana della Comunità Europea, costituisce una mostra permanente all’interno della struttura con cinque opere realizzate dagli artisti con i ragazzi di Nisida: «Le Sentinelle» con Enrico Moleti , «L’Albero Della Vita» con Antonio Giannino, «Il Gabbiano» con Ciro De Francesco, «4+1 a Nisida, un giorno d'agosto 2003, Universi All'Universo» con Carlo Palermo, «Il Cristo» con Davide Jervolino.”

Sono contento di presentare il primo catalogo delle opere d'arte esposte nella Basilica di San Bartolomeo Apostolo in occasione della 1° Rassegna di arti visive a tematica religiosa. Il tema scelto quest'anno “Dal vangelo la speranza” voleva essere una sfida agli artisti che l'hanno accolta ed hanno risposto con entusiasmo. Li ringrazio tutti per la loro adesione e ricordo loro che “questo mondo nel quale noi viviamo ha bisogno di bellezza per non cadere nella disperazione. La bellezza, come la verità, mette la gioia nel cuore degli uomini ed è un frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell'ammirazione” (dal messaggio dei Padri Conciliari agli Artisti).

Mons. Mario De Santis
Rettore della Basilica Pontificia San Bartolomeo Apostolo

“... che in qualche misura l'arte renda visibile l'invisibile, che l'opera racchiuda nel suo tessuto visivo, in modo eccentrico rispetto agli altri linguaggi dell'uomo, emozioni, sensazioni, simboli, fantasie, spesso intraducibili in parola. Nell'immagine, il legame tra mondo conscio e mondo inconscio è denso, indistricabile, eppure rappresentato in un complesso riconoscibile di forme, di segni, di colori...” Giorgio Agnisola

“... appare evidente che il messaggio artistico si indirizza al trasferimento di saperi e di emozioni utilizzando la scala del visivo come medium privilegiato del proprio linguaggio [...] mirando a creare nel soggetto di destinazione finale del messaggio un cambiamento interno.” Rosario Pinto

Ma nelle terre dei vecchi sensa eredi e dei genocidi, dei bambini affamati e sensa avvenire, il Natale è un omaggio alla memoria: il rito degli addobbi e dei consumi corrompe anche il Natale: l'iperumano, il metantropo, il cibernetico, il robot delle guerre stellari sogneranno, comunque, la pace che spetta agli uomini di buona volontà. Lo confermano gli artisti e i poeti che in questo volume sono persuasori d'amore umano e di forza di fede e speranza.

Angelo Calabrese

 “...Innovare il sistema educativo rientra, oggi, non solo nelle dirette responsabilità della stessa Scuola, ma anche nella coscienza e nel dovere degli altri soggetti istituzionali che producono cultura. Soprattutto questo in un momento di maggiore diffusione dei processi di scolarizzazione e in una fase in cui il rapporto con l'ambiente culturale deve essere necessariamente dialettico e coinvolgente; in grado, cioè, di fare uscire la Scuola dalla tradizionale condizione d'insularità in cui spesso si trova...”

Franco Lista
Ispettore tecnico Min. P.I.